24/09/2022
Le dichiarazioni di Salvo Di Raimondo sull’avvio di stagione.
Parla Salvo Di Raimondo, proprietà del Modica calcio, con Danilo Radenza, Luca Gugliotta e Masttia Pitino"Siamo un pò al di sotto delle aspettative e questo inizio claudicante e timido, non ci soddisfa appieno. Ma ci sta; evidentemente è lo scotto di apprendistato alla categoria". Salvo Di Raimondo, vertice del Modica calcio 1932 con Mattia Pitino, Danilo Radenza e Luca Gugliotta, dice la sua, nel fine settimana di stop ai campionati per la coincidenza elettorale. Il Modica ha 4 punti in campionato frutto di un pari, una vittoria e una sconfitta ed ha passato il turno in Coppa Italia, eliminando il Santa Croce dopo due pareggi e in virtù dei gol segnati fuori casa. "E' palese che l'approccio alla stagione non ci soddisfi  - spiega Di Raimondo - Noi, come proprietà, abbiamo fatto ogni cosa ed abbiamo sostenuto ogni scelta perchè siamo in mano di professionisti di lignaggio nobile nel calcio, un lusso per questa categoria.  La nostra, è un'ambizione che condividiamo con i nostri sponsor, che credono nel progetto che noi quattro abbiamo proposto, che credono nel Modica ed investono in tutto questo. Ecco perchè, senza scoramento ma con consapevolezza, vogliamo altro e di più". "Ovviamente - spiega ancora Salvo Di Raimondo - ci è chiaro che dagli intendimenti e dai propositi sino ad arrivare ai fatti, il percorso a volte, è tortuoso. Ma adesso è venuto il momento di dare quel qualcosa in più. Da parte nostra abbiamo fatto ciò che ci è stato chiesto. I mezzi tecnici non ci mancano e non dierttiamo in competenze e capacità di soluzione. Ci siamo posti obiettivi ambiziosi che devono essere perseguiti con convinzione generalizzata e diffusa. Ovviamente il 'tutto e subito' non sta nelle cose della vita,  figuiamoci nel calcio. Però, deve cambiare proprio l'idea di approccio alle e siamo tutti e quattro sulla stessa lunghezza d'onda: io, Mattia, Danilo e Luca, abbiamo un unico e condiviso pensiero".Ma c'è un'altra cosa che sta a cuore alla proprietà: "Noi vogliamo vincere e vogliamo rivedere la gente allo stadio, i nostri tifosi, le famiglie, i bambini - dice Di Raimondo -  Ho il desiderio che la domenica pomeriggio per Modica, sia un andare allo stadio sia un appuntamento di festa e di ritrovo. Io lo dico spesso: il Modica non è di Salvo Di Raimondo, di Danilo Radenza, di Mattia Pitino e di Luca Gugliotta. Il Modica, il calcio rossoblù, è di di un'intera città, un patrimonio che sosteniamo e che mettiano a disposizione dei Modicani, perchè lo vivano come una festa collettiva. Lo stadio pieno, è motivo di gioia oltre che di orgoglio. E questo è qualcosa che trasmettiamo a chi la maglia rossoblù la indossa e a chi li guida. Adesso ci fermiamo, mercoledì saremo a Comiso in coppa, poi domenica 2 in casa contro il Santa Croce e poi, giorno 9, aspettiamo il Siracusa. Mi pare che siano 'appetiti' giusti per metterci alle spalle qualche inciampo e dare vigore a ciò che vogliamo..."
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